Da Castel novo, di sier Polo Capelo el cavalier orator, va a Roma, di 22. Come a dì 18 a Fuligno recevete la comissiom, non potè far l'oficio a Urbim con il ducha, perché si ritrovava a Ugubio, et si poneva in hordine per vegnir in questa terra.
Dil ditto da Roma, di 23. Come quel zorno a hore 21 introe. Li vene contra sier Hironimo Donato orator, il primicierio et prelati nostri, poi la fameglia dil papa, et li oratori dil re di romani, re di Franza, re di Napoli, ducha di Milan et di fiorentini, et le fameglie de' cardinali che sono numero 21 in Roma. Et con gran triumpho fece l'intrata in Roma, et a tutti fè le acoglientie, et doman era posto di darli audientia.
Da Roma, di sier Hironimo Donado dotor orator, di 22 fin 23. Come era nova di la conclusion dil matrimonio dil ducha di Valentinoes, abuto in [760] dota 30 milia franchi, et il re li dà 80 milia con il qual numero vol comprarli uno stado in Franza; et si dice il papa per brieve à promesso far il fradello di la sposa, ch'è fio di monsignor di Albret, cardinal, ma non vol si sapi; et esso orator si havia alegrato con soa santità, et aricorda la Signoria si ralegri con lettere, come era stà zà fato. Item, mo terzo zorno vene uno orator pisano, et vene a visitarlo, disse havia in comission, che li pisani teniva ancora la Signoria non li abandoneria, et haveano posto alcuni contadini etiam con lhoro al governo, sono zercha 4000 con li contadini che si voglino difender, hanno vituarie, et prima voleno far come fè Sagonti, che brusono la terra che sottometersi a' fiorentini.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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