Sier Marco Antonio Morexini el cavalier, et sier Leopoldo [780] Mozenigo consejeri li era contra; et tutto il resto di collegio per lhoro: tandem fo concluso scriver al capitano di Verona li aldino, et fazi razon a chi l'ha.
Vene sier Zorzi Pixani dotor et cavalier podestà di Chioza, et disse: come venendo eri col ducha di Urbim, li havia ditto voler esser vinitiam cussì come il padre suo era aragonese; et disse poi la spexa fata a Chioza, perché era con assai persone.
Vene domino Urban orator di Monferà, et disse haver lettere da Casal dil signor Constantin: come havia di Franza, di 22, che a dì 23 mazo, li oratori vien a la Signoria nostra numero do si partivano da la corte, et fin 20 zorni zonzeriano lì a Casal, et fin 30 in questa terra, passerano per Milan. Item, disse alcuni avisi de' sguizari, overo di le cosse di Savoja. Fo ringratiato.
In questa matina fo balotado li piezi per uno anno de li condutori di le possession dil Polesene di Ruigo, quali per esser boni rimaseno, le qual possession sono afitade ducati ...
Da Ferrara dil vice domino, di 30. Come don Alfonxo havia auto danari dal ducha di Milan per dar a la compagnia a raxon di ducati 25 per homo d'arme, et ducati 7 dil conto vechio. Item, el marchexe di Mantoa havia auto ducati 15 milla; et quel ducha esser mal contento, per ralegrarsi facea far zostre a la fin di zugno, di le qual era moderatore Fracasso. Item, mandoe lettere abute dal signor Zuane di Gonzaga di Revere de 24, la sustantia è: come era stato in questa terra, et havia hauto parole dal principe, tamen non sa che far, dimanda che esso vicedomino lo consegii, perché vol esser marchesio, et vede li converà acordarsi con altri per sustentar la compagnia sua.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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