Item, Alvixe Sagudino secretario nostro, va in Turchia, zonse lì, disse a Stalimene esser zonte 60 velle turchesche. Item, aricorda se li cometa a ditto secretario el recuperar di le anime di quel contà. Item, [786] se li mandi formento per pagar quelli poveri soldati, et le monition richieste.
     
      In questa matina fici balotar stera 400 formento da mandar a Sibinico a conto di le page di soldati; etiam stera 25 per dar a uno prete di Cataro, fu comesso al nostro hordine, qual certi soi nepoti dia aver di la soa provisiom da quella camera; et stera 10 da esser date a uno turcho fato cristiam, per elemosina da poter viver: et cussì tutto fu preso.
     
      Da Gradischa, di sier Marin Boldù, provedador. Come ivi era pochi fanti per la morte di Zuam da Feltre, era lì contestabele. Et esser nova de lì asunarse zente todesche ai lochi vicini, et a Cremons, loco dil re di romani si fortifichava, fanno movimenti trazeno etc.; siché aricorda si fazi provisiom a quel locho.
     
      Da Udene, di sier Domenego Bolani luogotenente in la patria. In materia di orzi per quelli stratioti; la qual non fu leta.
     
      Da Vicenza, di sier Francesco Foscari el cavalier podestà. Di certi omicidii, et casi seguidi: voria libertà di poter dar taja, etc.
     
      Da Verona, di sier Hironimo Capelo provedador sora le camere. Di quello ivi a quella camera havia fato, dimanda licentia da ripatriar.
     
      Da Roverè, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, di do. Come a dì 29 dil passato zonse lì uno orator dil re d'Ingaltera, nominato domino Petro di Penei prothonotario, qual era cinque settimane partito d'Ingaltera, à fato la via di Bergogna, per acordar quel arziducha col suo re, qual son ben edificadi insieme; et è stato al re di romani; el qual re dice esser zonto a Magonza, et in campo contra agnelini esser persone 30 milia, et à uno orator di Savoja esso re con lui venuto per pacifichar quelle cosse, el qual re el zorno di pasqua di mazo si partì de Lindò per Felchirch.