Da Feltre, di sier Matio Barbaro podestà et capitano, di 6. Dil zonser di ditto re di romani a Meram, et fa una dieta. Et esser passati de lì, vano a trovarlo, do oratori dil ducha di Milan, uno Marchesin Stanga, et uno altro dice etiam esser uno orator di Spagna.
In questa matina fo balotà lettere di cambio di misier Zuam Doria per Spagna, di danari trati per l'orator nostro; et etiam il don di do ducati per bota di la nave Pandora, come par per la fede di sier Lorenzo Zustignam, vice consolo nostro a Londra: vien a li Pexari. Item, fo scritto per collegio in Candia soliciti di armar il resto di le galie.
Vene il ducha di Urbim con molti patricii che per lui fono mandati, et rimase dentro in collegio [797] domino Zuam Batista Carazolo, domino Machario suo orator, et domino Lodovico de Odaxy, et li altri mandati fuora. El principe li disse con optime parole la deliberation fata eri zercha l'anno de rispeto; comemorando quello havia ditto al podestà nostro di Chioza venendo, et che se li daria provision etc. Et lui rispose saviamente, perché è doto et forma ben parole: come voleva far, et star al modo che a la Signoria nostra piaceva, pur che chavalchando havesse il suo titolo di governador come l'ha al presente; et il principe li disse si consejerà.
Vene li patroni, cazudi iterum eri in pregadi a la pruova, zoè sier Polo Calbo, sier Zusto Guoro et sier Vicenzo Polani, dolendosi di la fortuna lhoro, et disseno poi che al pregadi non pareva dovesseno andar patroni, pregava li fosse dà in driedo li soi danari depositadi in procuratia.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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