Di Riva, di sier Hironimo da Riva provedador, do lettere di 9. In una come il re di romani era a uno castello in val Venosa dil conte di Meza. Item, facea la dieta a Meram, et havia convochato tutti mandi o vadi a ditta dieta e si dice à cavalli 5000 et molti pedoni, e si dice è contraversia tra le zente quale voriano raines 6 al mexe, e il re li vol dar 4, et che lo episcopo di Brexanon à tolto a conzar la cossa. Per l'altra lettera scrive: che misier Antonio di Agresta era stà chiamato a la Dieta, et il re havia mandato lì el capitano di Trento, et do altri oratori, dice vol mandar li fanti 100 ad alozarli su [806] lago di Agresta, et che quelle cosse è in garbujo; si scusa aver scrito esso provedador da venitiano etc. Et se distende assai; e non havia mai risposta. Fo ordinato rescriverli per collegio, laudandolo.
Da Axolo, di sier Piero Lombardo provedador, di 29. Come veniva qui el magnifico Zuliam di Codignola, lo lauda assai. Item, che facea fabrichar tuttavia la terra, dimanda li sia risposto, in materia de li provisionati di danari scossi, il voler di la Signoria. Item, sier Bortolo Moro castelam ivi, scrisse dimandando alcune cosse per la munition di quel castello, ut patet.
Da Cataro, di sier Alvixe Sagudino secretario, di 23. Come zonto fu a Cataro intese Ferisbei esser partito de Scutari per andar a Chipsala, loco medio tra Eno e Galipoli per adunar le zente; et in Bossina esser zonto Scander bassà, qual non si parte; et zonto che fu esso secretario a Spalato li scrisse; et come di Cataro havia spazato uno messo a Ferisbei, avisandolo di la sua venuta per l'amor li porta la Signoria nostra.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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