Et sier Bortolo Lion, qual era cazuto conditor dil dazio di le 3 per 100, in collegio eri; disse esser seguito disordine, et fu sforzato a tuor ditto dacio, et havia optimi piezi: per tanto fo terminato di rebalotarlo iterum.
Da Zara, di sier Francesco Venier conte, et sier Jacomo da Molin dotor et capitano, di primo zugno. Mandono una lettera, li mandoe el ducha Zuam Corvino, qual dimanda una possession per uno certo suo amico qual è propinquo a Nadino, et dice è sua, et li ha risposto lhoro retori non saper, ma che vederano di trovar le raxon di la Signoria nostra; et nomina in ditte lettere Maria Dorotea duchessa di Corbavia. Et li fu risposto pel collegio: vedino di conzar.
Da Ravena, di sier Alvixe Venier podestà et capitano. In materia de li stratioti de lì, quali verano a la mostra a Ravena, et quel zorno ch'è a dì 13, si partivano; et ozi a Mestre la si fa.
Di Milan, di l'orator; di 12. Come misier Zuam Jacomo Igilin secretario ducal era stato a dirli, per nome dil ducha, come pisani voleano mandar soi [817] oratori a esso ducha, et ditto ducha non volse venisseno se prima non intendeva il voler de' fiorentini, quali è contenti li aldisseno, cussì ditti oratori venere veneno a Milan, perhò che erano stati discosti in uno castello alcuni zorni per caxon di la peste è a Pisa; et che questi hanno ringratià el ducha de li beneficii a lhoro fati, ricomanda quella città, domanda ajuto, et si offerivano esser subditi soi; et che il ducha li ha risposto averli visti volentiera, et desidera ajutarli, ma non li vede il modo, perché vol i serva il laudo fato per il ducha di Ferrara, et che li ajuterà a far fiorentini li fazino bona compagnia; et pisani risposeno mai esser per ritornar sotto fiorentini, et che hanno 7000 homeni da fati, et vituarie per mexi 10, et che voleno prima brusar la terra etiam: sichè queste cosse el signor suo havia voluto comunichar con l'orator nostro; ringracioe etc.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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