Or fono mandati fuora, et consultato di scriver a Roma a l'orator una lettera in bona forma, etc.
Vene li patroni di Fiandra et altri, quali volendo parlar, sier Filippo Trum procurator dannò [826] l'opinion di eri di mandar le galie grosse in armada, et io li risposi havia auto bona opinion per il ben di questa terra. Or intrò li cai di X con furia dentro, et mandò tutti fuora: fo ditto eri esser stà retenuto uno spion in piaza, quello sarà scriverò; et niuna lettera fu leta.
Vene prima sier Hironimo Donado doctor, venuto orator di Roma; e prima referì pianamente il papa si recomandava et confortava la serenità dil nostro principe, qual modera e pesa, et che lo obieto e subieto suo era il fiol ducha di Valenza, et have il papa dubio dil matrimonio che non havesse ad esser, e poi concluso à auto piacer, e prima dicea mal di Franza, hora è tutto francese; desidera qualche disturbo in Italia, è pontefice artificioso e composito, et in secretis li dimandoe dicendo: "Orator credi la Signoria, serverà li capitoli ha con il re di Franza?" et li rispose: la Signoria esser ferma di servar la fede, non menerà francesi in Italia, ma desidera la quiete. Item, el papa fa zardin per tutto, prima sul stato dil signor di Rimano, etiam dil prefeto, poi Piombim, ch'è loco picolo, dà gran intrada, ducati 16 in 20 milia a l'anno, etiam Pisa; non ha zente d'arme solum Zuam Cerviliom, qual è a Todi, per le diferentie di Bajoni. Item, ha Hercules Bentivoij; fanti non ha cussì come prima havia, perché erano pagati dal roy, conclude a hora ha pocha zente.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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