Item, il papa li piaque la lettera li mandò la Signoria congratulatoria dil matrimonio di Valenza, siché una picola cossa, come è una lettera, zuova molto. Quanto a le cosse di Spagna, sequite che li do oratori con Gracilasso, non sono partiti, el qual Gracilasso à a cuor le cosse dil reame di Napoli, per haver ducati 6000 su la doana a l'anno da quel re Federico; et ch'el papa rimandò in Spagna lo episcopo di Burgos, per riconzar etc. Di Maximiam re di romani, el papa ha piacer di questi garbugij con sguizari, et si conzò con soa serenità per via di alcuni eclesiastici, perhò che li reali di Spagna scrisse a esso re Maximiam dovesse mandar oratori a Roma contra il papa a chiamar concilii. Item, el ducha de Milan li è nimicho, voria tuorli il stato per dar al fiol ducha di Valenza il contà di Pavia di là di Po; et col cardinal Ascanio non è in quella amicitia, prima era; à le stantie in palazo esso Ascanio, ma non vi stà. Item, di necessità il papa è amico di la Signoria nostra non havendo a chi altri puzarse in Italia, desidera il roy vengi in Italia; et che soa santità conseja la Signoria nostra, quanto li torna a proposito, come lui orator crede. Et in mexi 21, era stato a Roma, havia visto con Milan e il papa gran varietà, hora [827] erano di bona, e hora corozati; et ha zerchato far il tutto per meter a le man la Signoria nostra con Milan, intervenendo Pisa; à natura duplice, et à perso esso papa il credito con tutti i signori de Italia e cardinali, e si muta secondo il tempo, sa ben simular, et ha tutto l'intento suo al fiol, è homo variabile parla riverentemente dil roy, non come feva prima.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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