Si l'è vero non so o falso.
Da poi disnar, fo collegio. Et di hordine di quello fossimo mandati 4 di nui savii ai ordeni, mancava il Barbo qual era a Roma, insieme con sier Marco Orio capitano di le galie di Fiandra, et fu etiam, sier Zuam Corner, cao di XL, et atento el bisogno fessemo al bresajo a San Zane Polo li balestrieri di le galie Fiandra, tamen fu contra le leze, perhò che va uno consejer da basso, un cao di XL, un savio dil consejo, un savio di terra ferma, un savio di ordeni, el capitano, e un pagador a l'armamento, e vien un avogador per dar sagramento, ma non balota.
Noto. Come a Verona in questi giorni nel suo consejo preseno parte: che de caetero le lhoro done non portassero veste d'oro.
[1499 06 26]A dì 26 zugno. In collegio. Non vene il principe. Vene Hironimo Zorzi, el cavalier, insieme con uno araldo di oratori di Franza, dice haveano dormito [850] questa note a Loredo, et ozi sarano a Chioza, et fo ordinato per la Signoria a quelli di le raxon vechie darli la caxa di Dandoli, è in calle de le Raze, e a l'orator fiorentino, stava lì, li fo dato una caxa a la Zuecha.
Vene l'episcopo orator di Milan, exponendo per nome dil cardinal Ascanio, di certi beneficii havia su quelle terre in Puja; pregava la Signoria, li desse il possesso a quello. Fo risposto, non intisi.
Vene uno messo, con lettere di credenza di Bajoni che fono cassi, dimanda danari dil lhoro avanzo. Risposto si consejeria.
Vene li avogadori di comun, et fo parlato di la eletion fata jeri di balestrieri; et li cai di XL disse era stà fata contra la forma di la leze, et li avogadori vene a requisition di pagadori a l'armamento; io non era, e fu terminato farli doman.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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