Item, che ditto turcho preso, havia risposto turchi non haver altro hordine di dannizar che i luogi di la Signoria nostra, et eri erano a Tenina dove fu aperto il mandato dil Signor turcho: per tanto aricordano le provision.
Et ozi, licet molti zorni che fici balotar, fo mandato ducati 220 per conzar la forteza di Nadino et la Urana, etiam mandato altri danari, come dirò soto. Et è da saper, capo di stratioti lì a Zara, è uno sier Jacomo Manolesso. E in questa matina fo consultato in collegio, adeo tutta la terra comenzono a creder certo il Turcho venir a danni nostri; et fo scrito al capitano di Raspo, et in Caodistria, stagino vigilanti, et al luogotenente di Udene fazino provision, et a Gradischa.
Da poi disnar fo pregadi. Et prima si redusse il collegio di X in cheba, con zonta di danari per far certe ubligation. Item, fo poi messo, per il principe, consejeri, cai di XL, savii dil consejo, savii di terra ferma et savii ai ordeni, di creser mezo per 100 di angaria più a le merchadantie, con ubligation di refarli poi, have 18 di no, il resto di sì, et fu presa.
Item, fu messo, per il principe et tutti di collegio ut supra do decime al Monte vecchio, una a pagar fin a dì 10 lujo, l'altra fin 15 ditto, con don di 10 per 100; et have 39 di no, 153 di la parte, et fu presa.
Item, fu posto, per li savii dil consejo et di terra ferma: che li X savii in Rialto debino tansar tutte le arte, etc.; et contradixe sier Domenego Pixani electo orator a Milan, qual veniva in pregadi, dicendo si voria tuor danari da chi ha, atento il gran bisogno.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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