Et che sua majestà per l'impresa de Milan, era in hordine di zente et di campo, da re, et ha li danari per anni 4, vol la Signoria nostra fazi quello è ubligata, e che presto li dagino risposta, perché el roy è in hordine dil tutto, et zà le zente sono di qua da' monti, et vien tutta via. Et il principe li rispose che justa il consueto di la terra nostra si consejeria e se li risponderia poi; e l'orator solicitò si respondesse presto. Et l'altro orator, major judice, dimandò la ratification di la liga fusse fata con il senato, [861] perhò che quella fu mandata diceva per nui principe consiliorum nostrorum consuetudine servata; et li fo risposto si faria volentieri. Secondo, dimandò si dicha di la liga fata a Angiers e pubblicata a Bles. Terzo, che il principe fazi juramento, per nome di questa republicha, presente lhoro, di mantenir ditta confederation, prometendo etc. Risposto si farà. Et fono acompagnati, per il principe, fino a la porta di la sala.
Vene l'orator de' fiorentini, e comunichò a la Signoria: come le sue zente haveano abuto Cassina a descrition, et avisavano li soi signori, come boni fioli di questa Signoria. Fo ringratiato. Intesi da uno de' savii: si ha Cremona e Pavia è signore in Lombardia, et Cremona dava de interesse al ducha ducati 80 milia.
Introe li cai di X dentro, et fu fato i balestrieri a Baruto.
Da poi disnar, fo pregadi, e vene le infrascrite lettere:
Da Zara, di rectori, di 22. Narano le crudeltà grandissime fanno i turchi, de lì via, tamen si havia auto prima di 24 et 25.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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