Vene Gregoliza da Spalato, capo de' stratioti, stato a Pisa, qual benissimo si havia portato, unde in collegio, per il principe, fu fato cavalier e donatoli la vesta over chasaca di panno d'oro, che 'l turcho donò a l'orator sier Andrea Zanchani; et era sier Zacaria Contarini el cavalier, qual l'acompagnoe poi fuora.
Item, fo terminato di mandar el signor Carlo Orsini, con la sua conduta, in Friul, et domino Zuam Diedo, per dubito di turchi.
Vene lo episcopo orator di Milan, e comunichoe quello si havia auto per lettere dil nostro orator di la licentia data per il ducha a li oratori pisani; e che Bortolo Ronzom, suo secretario, ritornava a Milan, si la Signoria nostra, li vol ordinarli dicha o fazi nulla. El principe li rispose, non acadeva dirli altro e andasse con Dio.
Da Ferrara, di sier Bernardo Bembo, doctor et cavalier vice domino, di 28. Come fiorentini ebbeno Cassina a discretion e vano a la torre di la Foze, con animo di rehaver Pisa; et ch'el ducha de Milan mandava misier Antonio Palavesim a Pisa, a veder di conzar quelle cosse. Item, intende l'acordo de sguizari col re de' romani prosiegue. Item, dice quel merchadante di Mantoa, id est il marchexe, è venuto in acordo con Milan, e cussì Frachasso, ch'è li a Ferrara, qual aspeta la resolution di la Signoria, et va a Forlì. Item, lì si dovea far zostre, quando non sa, et Frachasso è il capo. Item, si dice che il re di romani havia mandato lì da Frachasso, uno, per veder di adatar le cosse tra lui et el ducha di Milan, et ha mandato a dir esso ducha lo debbi ritornar con lui, siché soto tal umbra, crede tornerà.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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