Da Ragusi, dil Gondola di 23. Haver nova Scander bassà a dì 10 si levò di Bossina con 7000 cavalli, va per Alemagna et in Friul a corer, si judicha a' danni di la Signoria nostra. Di l'armada ancora [865] nulla sentiva: et esso Gondola havia fato intender tal andata di Scander ai lochi nostri di Dalmatia.
     
      In questa matina, fo terminato non far più le spexe a li oratori di Franza, e mandarli ducati 100 al mexe per le spexe.
     
      Da poi disnar, fo gran consejo; e poi ordinato pregadi, et reduto il collegio, fo consultato la risposta a li oratori di Franza.
     
      Di Sibinico, di sier Vetor Bragadin conte, di 23. Come havendo inteso il correr de' turchi a Zara, per lettere di quelli rectori stanno lì a Sibinico, con dubito non vengino a danizarli, li sindici nostri fono lì et fanno provision. Et la matina fo expedite alcune munition per qui et per Raspo.
     
      Da Vegia, di sier Piero Malipiero conte, drizata ai cai di X. Di certi remori seguiti ivi, in l'armar quella fusta; adeo, per la Signoria, fo scritto ai sindici dovesseno andar ivi.
     
      Da Napoli di Romania, di sier Francesco Bragadin, rector e provedador, di 29 mazo. Come de lì si diceva pur di la morte dil Turcho; et che sier Nicolò da Pexaro provedador di l'armada, hessendo lì havia fato sier Alvixe Bon, fo di sier Scipion che morite capitano lì, vice capitano con diplicentia di esso sier Francesco Bragadin, perhò che quam muor uno rector in una terra, e sono doi, l'altro fa l'oficio per tutti do, etc.
     
      In pregadi. Vene poi gran consejo disciolto, et leto le lettere, el principe referite saviamente la exposition deli oratori di Franza fata eri, et la oration et quello disseno, et fata la ditta relatione e posto alcune parte, si partì.