Item, scrive di certa intelligentia con questi nomi turchi hanno in Corphù: al frate di Longeta, a la dona di Napoli e al medico, come difuse in le sue lettere si contien, che qui non scrivo.
     
      Et in le lettere di Zara, di 27, aricorda la Signoria debbi tuor in gracia uno bandizato de lì chiamato Cozule, el qual à gran poder lì intorno, et potrà difender contra turchi. Et sier Jacomo Manolesso capo di stratioti scrisse a la Signoria, ma non fo letta.
     
      Da Sibinico, di sier Bernardin Loredan et sier Nicolò Dolfin syndici, di 23. Come inteso la incursion fata a Zara per turchi, feno provision. Scrisse a Spalato e a Traù, a di ... questo mandò molti homeni, [875] e danna quella forteza si fa a Traù; et mandono a la Urana Nicolò Bochari capo di stratioti con 100 homeni.
     
      Da Montagnana, dil signor Carlo Orsini, conte di l'Anguillara. Dimanda a la Signoria voria aver la ferma di la conduta.
     
      Da Castel franco, di sier Piero Gradenigo podestà. Come havia fatto comandamento a domino Tuzo di Costanza andasse in Friul con la compagnia justa i mandati di la Signoria nostra, a obedientia di sier Andrea Zanchani provedador. Rispose anderia subito.
     
      Da Vegia, di sier Piero Malipiero conte, di 18. Come ne l'armar la fusta conduta lì per Thodaro da Retino, con lettere nostre, che con presteza sia armata sotto el ditto patron, non volseno quelli di Veja armarla dicendo non esser obligati, et mandano qui a la Signoria uno lhoro orator Bernardo di Brecha.
     
      Veneno li do oratori di Franza e presentò una lettera dil re data adì 24 zugno a Castel Romorantino drizata a la Signoria nostra, con la mansion consueta ai nostri carissimi et grandi amici el doxe et la Signoria di Veniexia, e in fin di la lettera dice carissimi e grandi amici Dio ve guarda in la soa bona gracia.