Et lhoro solicitò di haver la risposta.
     
      Vene lo episcopo orator di Milan exponendo el suo signor voria poter trar feri, pregando li fosse concesso. Li fo ditto non voler.
     
      Et fo balotato ducati 200 per uno, a li provedadori vanno in la Morea e a Corphù, quali vanno con le galie grosse.
     
      Intrò li cai dil consejo di X, e mandati tutti fuori, spazono la cossa dil sal si ha da a Milan, insieme con li provedadori al sal, dil qual sal è segurtà Ambruoso da Corte. Item, expedito lo arziepiscopo di Durazo, va a Durazo.
     
      Et el principe fece chiamar dentro nui savii ai ordeni, ordinandone dovessemo andar a far la zercha di le galie grosse di Fiandra con ampio mandato; et io Marin Sanudo per nome di altri dissi era oficio di executori, tamen per amor di sua serenità eramo contenti di andar; et cussì tre di nui andassemo, e ser Zuam Trivixam fè la mostra di fanti.
     
      Item, li executori mandono a tuor 100 homeni a Chioza et per le contrade a Muran, Mazorbo, Buran et Torzelo; et queli di li tragetti non voleano andar, pagava un homo.
     
      Da poi disnar fo collegio. Ma prima in questa matina sier Piero Duodo q. sier Luca vene in collegio, et offerse dar a la Signoria la sua nave di bote 500; il principe li rispose si vedaria.
     
      Vene molte lettere ozi, qual fo lete. Da Trani di sier Alvise contestabile governador voria munition da Monopoli. Da Traù di sier Lorenzo Corer conte, dil 16, dil partir di la galia armata. Da Retimo di sier Francesco Longo rector, manda l'inventario di le monition è lì, in execution di la parte.