Vene l'orator di Napoli, in materia di certi beneficii dil cardinal di Napoli, ha a Otranto, Mola et Pulignan: vol la Signoria li fazi lettere a' nostri rectori de lì, ricomandatorie etc. Item, aricordò in materia de formenti tolti per sier Andrea Loredan capitano di le nave. Li fu risposto: ditto sier Andrea esser partito questa matina, va a Corphù, siché nulla si pol far senza lui.
Da Roma, di l'orator, di 27 zugno. Haver ricevuto lettere nostre in recomandation di uno frate per zeneral di heremitani; et sumarii di nove turchesche. Fu dal papa, qual lectoli, et rasonato insieme li disse Rhodi esser forte, e li domandò se la Signoria havia paura il Turcho gli rompesse guerra, rispose l'orator di no. Item, che Bortolo d'Alviano li havia ditto el papa voria restasse lì, tamen con la sua dona si vol partir per venir a tuor gli alozamenti li darà la Signoria nostra. Item, che Zuan Cerviglion havia preso uno castello per mezo Todi de' Colonesi; et che in concistorio era stà dato uno episcopà in Picardia a uno, et rasonato dil Turcho nulla fu fato; et che li cardinali, da poi la festa di San Piero, si partiriano da Roma, si per la peste come per esser il lhoro consueto andar fuori. Et avisa di uno caso seguito dil principe di Squilazi fiol del papa, qual dal bariselo dil papa era stà ferito da uno passador per non haversi voluto dar a cognoscer, e poi conosciuto da ditto bariselo s'inzenochioe dicendo: signor fa la vendeta; et fo portato al papa qual li disse mal, tamen li duol di tal caso, et ha fato custodir il bariselo, [878] tamen nulla sarà. Item, il papa ha lettere di Franza, di 16, dil duca di Valentinoes, li scrive el roy vol venir a Lion, eseguir in ogni modo l'impresa di Milan.
| |
I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
|
|
Napoli Napoli Otranto Mola Pulignan Signoria Andrea Loredan Andrea Corphù Roma Rhodi Signoria Turcho Bortolo Alviano Signoria Zuan Cerviglion Todi Colonesi Picardia Turcho San Piero Roma Squilazi Franza Valentinoes Lion Milan
|