Di Franza, di l'orator, di 22 zugno, da Oliveto apresso Orliens, parte in zifra. Come monsignor di Lignì tornato di Bergogna à dito lo apostamento seguirà con l'archiducha; et lui esser capitano de l'impresa contra Milan. Et il cardinal Roam li havia ditto voria la majestà dil re che la Signoria ajutasse sguizari contra il re di romani, perché quelli solicita il romper a Milan, dicendo el signor Lodovico ajuta el re di romani con li danari. Item el ducha di Lorena è partito di corte mal contento.
     
      Item, el ditto orator scrive, di 24, da Castel Romorantino. Come fo dal re, qual lo trovoe a messa, ussito di l'oratorio, era con la raina, qual li disse havemo nova di sguizari come par in li exempli. Item, li fanti picardi sono aviati sarano in tutto 12 milia, et la spexa è scudi 36 milia, quali erano zà trovati, et cussì li danari per le artilarie et guastadori che il re vol pagarli. Item, li disse haver da li soi oratori dil salvoconduto datoli per il signor Lodovico, qual volea passasseno per Milan; et disse li ha dà comission che da Casal venisseno di longo a Venecia. Poi li disse voleva principiar l'impresa de Milan, benché tutte le zente non sieno ancora di qua de' monti, zoè a far corarie, et sarano capi monsignor di Lignì et monsignor di Obignì, et sora tutti il signor Zuam Jacomo Triulzi. Item, scrive di coloquii abuti col cardinal Roam, ch'è l'honor pol far la Signoria nostra a li oratori dil roy et risponderli voler tuor l'impresa di Milan. Item, scrive haver di bon loco che il re non starà, per l'armada turchescha vadi a Rhodi o dove si voja, di romper a Milan, perché vol acquistar i beni paterni, et haria Dio per lui.