El qual in piedi expose: li soi haver avisi di Scopia, di 17, come le zente turchesche erano redute lì, andavano in Grecia a' danni di la Signoria nostra, et il bilarbei di la Grecia et di la Natolia sono lì; et che haveano da Costantinopoli che l'armata a dì 10 zugno era partita, et veniva a Corphù, et simelmente il Signor partiva et veniva corendo drio l'armata; et che li soi signori ragusei mandavano a notificar questo a la Signoria, pregando tenisseno secreto. Et fu dato comandamento per li cai di X a tutti di collegio, et ringratiato di tal aviso.
Vene li oratori di Franza, insieme con sier Hironimo Zorzi el cavalier et sier Domenego Trivixan el cavalier, per i qual fono mandati. Et el principe li fece lezer la risposta fata eri a la lhoro proposition nel senato, per Gasparo da la Vedoa; ma prima non l'inteseno, et poi andati insieme da parte lhoro doi oratori et conferito uno con l'altro, et visto era bona risposta, ritornono da la Signoria et ringraciò di tal risposta, et poi disseno el roy sarà a ogni comando di la Signoria nostra, et cussì tutta la Franza et darà volentiera l'armada. Et il principe li pregono dovesseno tenir secreta tal deliberation, et promesseno far dicendo in Franza si dice una impresa saputa è meza persa. Et è da saper prima disseno el roy haver considerato che fino un anno sarà il Jubileo, et per non impedir li pelegrini anderano a Roma, vuol tuor questo anno l'impresa, et che non volseno essi oratori andar a Milan per non dar reputation al signor Lodovico con li populi che li venisse ambasadori dil roy, et poi per non dar sospeto a la Signoria nostra, et maxime per esser lhoro degni oratori et homeni a presso il roy, zoè monsignor el ciambelan, et Lodovico aria scritto per tutto.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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