Di sier Vetor Bragadin conte et capitano, di primo. Come in quella matina era stà conduto un turcho, el qual era rimasto da drio per haver el caval zoto, et fu preso da certi villani, et che li syndici et lui lo haveano fato menar al loco di la tortura, et manda de qui la sua deposition. Dimanda monition.
Copia di una costitution di uno turcho preso,
venuta da Sibinico.
Constitutus coram comitibus Marco Victorio Bragadeno, Bernardino Lauretano, et Nicolao Delphino, dignissimi syndici et provisores ad locum torturae Turersa Bossinensis, captus per nonnullos villicos repertus ad depredandum hac nocte, etc.
Interrogatus de che nation l'è, disse che l'è de Bossina. Interrogatus si l'è turcho de nation o no, dixit che suo padre fu turcho et che lui è turcho. Interrogatus che condition è la sua et che soldo ha, dixe che no ha soldo, ma ch'è allevato in una villa chiamata Prusia in Bossina. Interrogatus se non ha soldo, come ha cavalchato con questi altri a la coraria, disse che quando Scander bassà vene in Bossina, da la porta, fece far cridare tutti quelli che haveano boni cavalli dovesse metersi in hordine, et anche fece scriver tutti di casa in casa che havevano cavalli, et da poi li mandò a chiamar a lui, et hessendo reduti la brigata et dimandando dove voleva andar, disse che voleva andar a sopraveder i soi castelli, et da poi, essendo a Cliva, li fu ditto che se metessemo in hordine per corere suso el contà de Zara zercha hora de terza, et chavalchono tutto quel zorno et la note, et l'altro zorno, a mezo dì, forno nel contà di Zara.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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