In questo zorno, a dì 7, in gran consejo fo posto parte, per li consejeri di li oficii, di servir con la mità, come fu messo in pregadi, excetuando perhò li dotori lezeno a Padoa come etiam in quella presa in pregadi fo exceptuando; et la dita parte have 4 di non sincere, 159 di no, 1220 di la parte, et fu presa; siché tutti mostrò il bon voler a la terra.
Et fossemo nui savii ai ordeni chiamati a la Signoria, et mandati zoso di consejo a far la mostra di le galie grosse. Nulla fo fato.
Da poi disnar, come ho scritto, fo gran consejo, et collegio se redusse, et consultato la materia di trovar danari.
Da Riva, di sier Hironimo Baffo provedador, di 5. Avisa todeschi esser in fuga, quali fuzeno; siché andando cussì fuzendo, agnelini aràno Bolzan et Trento; et quelle cosse è in moto.
Da Roverè, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà. In la lettera leta queste matina disse di l'orator dil ducha di Milan andato al re di romani, nome domino Anzolo di Fiorenza.
Da Dulzigno, di sier Piero Nadal conte et capitano, di 25 et 26. Come era zonto in bocha di Bojana una marziliana di Trieste carga di formenti, vien da Pexaro, con uno orator dil papa va al Turcho. Poi in fine disse à saputo è di Milan, à 8 famegii et andò a Scutari. Per l'altra, di 26, avisa haver, per messi mandati in campo dil Turcho, el Signor esser partito di Andernopoli, va directo apresso Salonichii a Janicbazar dove dia far el consejo suo; et el bilarbei di la Natolia è passato su la Grecia. Et come esso rector havia mandà subito a notifichar di questo a Budua, a Cataro et Antivari.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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