Fu fato render li ducati 200 havia tochà sier Hironimo Donado dotor, va vice domino a Ferrara, fra tre zorni, et questo per esser sottoposto a la parte di la mità.
Vene l'orator di Franza domino Acursio Mayneri, in materia di l'abate di Santo Antonio di Viena; risposto si vedarà.
Vene l'orator di fiorentini, et disse li soi signori haverli scritto come lhoro zente haveano auto el bastion di Stagno. Item, quanto a li danari la Signoria li perdonasse si starano qualche setimana, perché convengono ubligar certe cosse a quelli farano la promessa, poi per esser al presente implicati a la guerra contra Pisa. Et il principe li rispose questo: non impazava la guerra a darne le nostre cauzion, et che nui havevamo ubidì al laudo, et cussì dovea far fiorentini, et l'orator disse scriveria.
Vene l'orator di Milan, et fece un longo discorso mostrando farlo da se, come episcopo che vedeva il foco se empiva in Italia, et benché mai questa Signoria havesse tirato zente barbara in Italia, pur li [917] segni erano cativi; et per le nove si ha di l'armata dil Turcho si doveria unir Italia. Et fo mandato fuori et consultato la risposta, el principe li rispose sapientissimamente che chi sarà caxon sarà suo danno, et col tempo si consejerà le cosse, et che la Signoria nostra non tirava oltramontani in Italia, si non coacta.
In questa matina non fui in collegio per esser amalato, et stato fino a dì 16 da poi disnar, che andai in pregadi. Or ozi intrò li cai dil consejo di X in collegio, et se divulgava el marchexe di Mantoa si vogli conzar con la Signoria, et è in questa terra don Hironimo Heremito et Antonio de Ruberti per lui.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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