Et era stà un miracolo non esser brusà insieme con lei.
[1499 07 16]A dì 16 lujo. In collegio. Venne sier Zuam Badoer doctor, stato orator in Spagna, dice poco di la relatione delle cosse di Spagna per riportarsi a dirlo in pregadi; e come quelle regie majestà li donoe mulle. Poi si risolse a narar quello li disse el ducha di Milan, come per lettere si ave, qual voleva esser bon fiol di questa Signoria. Fo laudato de more, et rimesso a referir ozi in pregadi. Fo suo secretario Zuam Soro.
Di Roma, di l'orator nostro, di 11. Come era stato dal pontefice, qual era reduto in castello per fuzer le audientie, e andò perché era venuto uno di Zara, disse haver visto dar la bataja per turchi quali erano atorno Zara, e zonto che fu el papa li disse: "Orator havemo mala nova, turchi à corso su quel di Zara e quella illustrissima Signoria non el merita, el ducha di Milan è causa, hora mai siamo una medema cossa, questo signor Lodovico à mosso il diavolo dil profondo, horamai con il re di Franza e la Signoria, son quel che son, si quella Signoria vol, scriverò a tutto il mondo contra Milan". Et ha nova il re aproximarsi in Aste, e par esso re dimandi consejo, unde il papa vol la Signoria li digi quello habi a far. In conclusion vol esser tutto di la Signoria nostra e meter la persona per lei. Item, come l'orator di Milan, era stato in coloquio con soa santità, e li protestò non lassasse venir francesi, aliter el ducha suo lo strinzeria per ogni via. Il papa rispose voleva far quello li par, et star saldo con il re di Franza.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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