Item, disse a esso nostro orator: si la Signoria vol nulla dal re, scriverò al cardinal San Piero in Vincula et al cardinal [924] Roam, quali sono il tutto col roy. Item, di l'armata franzese che scrisse fu vista sora Villafrancha; il papa li havia ditto non fu vero, ma fu alcune fuste de' mori venute a danizar quelle marine.
Da Napoli, di sier Francesco Morexini doctor orator nostro. Nara il seguito di la nave Marcela, dil cambater con Navara; et che il re li ha ditto haver da Milan il marchese di Mantoa non star ben con lui, li disse non era in proposito, feva mal.
Da Pisa, di quelli signori, di 8. A la Signoria nostra fu leto una lettera portata per Zuam di Lanti et Andrea di Colti pisani, la copia di la qual sarà qui driedo posta; non fu pur leta perhò che la Signoria non volevano iterum ritornar.
Di Padoa, di rectori, di 15. Come haveano convochà el consejo in palazo dil capitano, et exposto il sussidio cristiano justa le lettere scritoli. Et alcuni citadini risposeno beatissimi voler pagar, et cussì hanno terminà in ditto consejo dar al presente ducati 5000 e con aliegro cuor si oferse a mazor cossa la persona, la vita et fioli lhoro, et haveano electi 4 citadini a questo efecto. Unde per collegio li fo risposto una bona lettera, laudando et ringraciando queli fidelissimi nostri.
Et poi do zorni havendo inteso el principe, voleano padoani poner nostri zenthilomeni a pagar questo subsidio, li fo scritto non lassi far, perché sono tanxadi e cargi di decime.
Da poi disnar fo pregadi.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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