Da poi disnar fo consejo di X, con zonta di collegio etc.
[1499 07 18]A dì 18 lujo. In collegio. Vene el conte Filippo di Rossi, sentò apresso il principe, versò gran parole, dicendo era in hordine per cavalchar, pur li manchava qualche cavalo: vol page et mior conduta andando in Brexana, vol recuperar li soi castelli in Parmesana. Li fo risposto bone parole.
Vene l'orator di Urbim, e mostroe una lettera dil suo signor, che li 100 homeni d'arme, è ubligato, era in hordine per mandar in Friul, et che il resto ch'è 150 homeni d'arme etiam li teniva per questo anno, siché quando piace a la Signoria pol cavalchar, et domino Zuam Battista Carazolo è il lhoro capo, qual desidera cavalchar presto, licet non habino auto zà molti mesi danari etc.
Vene li tre provedadori sora la exation di danari: sier Hironimo Zorzi el cavalier, sier Alvise Venier e sier Lorenzo di Prioli, aricordano fusse mandati debitori a palazo i fioli per le comissarie, et cussì fo ordinato il comandamento fazino. Item, aricordò si facesse exatori per li officii che manchavano, et disse che molti erano andati in rezimenti quali erano grossi debitori di la Signoria.
Da Zara, di rectori di 9. Come turchi erano in Bossina, et esso sier Francesco Venier conte, andava con li syndici, sono lì, vardando la Urana nova, Novegradi et Nadino. Item, voriano si tolesse console a soldo nostro, et quel Zuam conte di Corbavia che faria assà profito in Dalmatia. Item, haveano posto le guardie a Tenina, loco dil ducha Zuam Corvino, licet li habitanti non volevano, pur fono contenti fino si sappi il voler dil lhoro signor.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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