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      Da Sibinico. Aricorda le munition, et a Curzola esser fuste di turchi.
     
      Da Liom di l'orator nostro, venute questa matina, per Zuam Vesiga corier portate di 11, 12 et 13. In zifra. In la prima, di 11, scrive l'intrada dil roy in Liom a hore 22 con honor grandissimo, fato representation a le porte, etc., et coperte le strade, et luchesi, fiorentini et elemani mercadanti feceno divise, in conclusion con gran honor introe. Poi esso orator fo da sua majestà qual li disse; haver da monsignor di Lignì esser concluso l'acordo con l'archiducha, el qual è venuto in una terra chiamata Aras dove era il gran canzelier, et zuroe fedeltà etc., et monsignor di Lignì, consegnate le terre, ritornerà. Poi li disse de l'impresa, harà sua majestà lanze 1800, et quando verano a la zornata sarà persone 30 milia, et in 40 dì la spazerà; tuttavia manda fantarie et zente d'arme a furia. Item, arà quelli di Savoja ch'è lanze 100, et di Saluzo et di Monferà, che non havia computà, et fanti 2000 li ha promesso far il ducha di Savoja. Et vene poi el cardinal Roam, et disse la Signoria à da far do cosse: la prima, levar el suo orator di Milan, perché el signor Lodovico si dà reputation, et etiam per remover i sospeti; et poi acciò il re di romani non vengi a dar ajuto a Milan, el qual non pol venir si non per via di Trento, che la Signoria tengi ben in hordine quelli lochi etc. Item, ricevute sua majestà lettere di l'honori fati de qui a li soi oratori, et la exposition di l'ambasata con la risposta si dilibereria nel consejo; et poi ebbe esso orator nostre lettere, sarà doman col re.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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