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      Vene l'orator di Milan dicendo, li sali non si dava, pregava la Signoria li volesse far dar, et si risolva a questo. Li fo risposto, non era stà consejà con li provedadori dil sal ancora, et si vederia.
     
      Vene l'orator francese monsignor di Beumonte, et fè lezer una lettera, di 12 da Liom, dil roy scritta a lhoro: come è contento dar l'armata a la Signoria et si oferisse a quella con optime parole; et il principe li disse bone parole, ringraciando soa majestà; poi li fono leti sumarii de' sguizari, et dil fuzir di Roma dil cardinal Ascanio.
     
      Di Roma, di l'orator, di 13 et 15. Come, ricevute lettere in materia di beneficii per il Frangipani era stà tardà, et zà el pontifice lo havia conferito via; et li oratori di ditto conte Bernardin erano lì volevano formenti, et il papa li ha dato ruzi 100, acciò resista contra turchi. Item, quella matina fo concistorio; et fu letta una lettera dil re Fedrico, dannava il papa era stà causa di comover il Turcho excusandosi, licet pari la Signoria nostra dicha lui sia stato causa, tamen scrive con parole tacite, et aricorda il papa fazi il re di Franza resista per questo anno a tuor l'impresa de Milan, et tutto si conzerà. Non era il cardinal Ascanio, nì Santo Anzolo, Lisbona, Santa Croce et San Clemente; et per il cardinal di Siena et il cardinal Grimani fo parlato assai in favor dil papa et di la Signoria, et il papa disse se voria [933] fusse qui el reverendissimo vice canzelier, et dannò quel re, et fu remessa la cossa a consultar a un altro concistorio.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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