Da poi disnar, fo collegio. Vene il principe con li consejeri e cai di XL.
Da Zara, di sier Bernardin Loredam e sier Nicolò Dolfin, syndici, di 13. Come haveano cavalchato [941] a Nadino e la Urana, et sopra questo fano longo discorso; et haveano mandato le munition in dicti lochi. Per un'altra lettera scriveno di uno conte Xarco vayvoda sta vicino a Zara, a uno castello chiamato Nutiacho sora il fiume Cetina soto el sanzacho de Castel novo vicin a Poliza et confina con turchi, qual era stato da lhoro, et dittoli non poteva più mantenir quel castello, voria darlo a la Signoria nostra, over a qualche signor cristiano, et haver di conduta 100 cavali quali havendo si obligeria con segurtà di ducati 2000, non si faria danno per cavalli 300 dei turchi che coresseno; et perhò essi sindyci vol la resolution nostra, e dicono havendo questui si faria seguro Traù, Spalato, Sibinico e Zara. Item, che per armar la galia Malipiera haveano fato uno edito che tutti li bandizati, excepto assassini, stado et monede, dovesseno venir su ditta galia, siché harà homini 30.
Di rectori di Zara, di 13. Zercha i danni a abuto quel teritorio, maxime una villa fo di sier Piero Venier di fuogi 200, voria poter meter quella in forteza per haver reduto per corarie di turchi. Item, scriveno in la materia dil conte d'Arco, etc.
Da Dulzigno, di sier Piero Nadal conte et capitano, et Alvixe Sagudino secretario, di 7. Hanno nova, per una spia, disse el campo dil Turcho esser partido, vien per la via di Philipopuli, et l'armata esser partita, el campo va temporizando fino l'armata vengi più avanti, per esser a un tempo dove voleno, et questi flambulari, over sanzachi, lì intorno è in hordine, aspectano mandato dal Signor; et di uno edito fato, che martolossi a Scutari vengi a danni di la Signoria nostra; et quel contà di Dulzigno esser in fuga; maxime Antivari; et molti sono fuziti a brichi et scogi con le lhoro robe; et si disse a la Valona esser 7 fuste quale dieno scorer de lì via, et venendo porterano via quelle anime de li scogii.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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