A dì 22 lujo. In collegio. Vene sier Hironimo Zorzi el cavalier et compagni provedadori sora le exation, aricordò far exatori per i oficii manchava, et mandar li eriedi debitori a palazo per le comessarie, etc.
     
      Vene sier Mathio Venier et sier Marco Antonio Loredam, provedadori sora la camera d'imprestidi, in contraditorio con li governadori de l'intrade, zercha il scuoder li danari de li oficii. Fo terminato li governadori scuoda.
     
      Vene il secretario di l'orator di Milan, et portò una poliza sotoscrita. Episcopus Gladiatensis orator, prega la Signoria dagi il sal a Milan justa il consueto. Li fo risposto si consejerà.
     
      Vene do oratori di Cologna: Biasio Bertoldo et ... et portoe li ducati 100 per il sussidio cristiano oferendo quella comunità ad majora; et etiam è da saper quelli di Bassan mandono libentissime la portion lhoro.
     
      Item, fu aldito Lucha Ariam come dacier, si duol dil crescer et interzar di dacii, disse averà danno; li fo ditto vengi doman.
     
      Da Rimano, di Zorzi Franco secretario. Come havia aviso da Pexaro non esser stato orator niun dil Turcho lì, ma solum Zorzi Schiavo homo dil marchexe di Mantoa stato al Turcho; ben era vero eri esser partito di Pexaro per andar a Scutari uno secretario dil ducha di Milan con misier Ambruoso Buzardo.
     
      Et in questa matina per collegio li fo scritto a esso secretario dicesse al signor di Rimano si metesse in hordine per cavalchar, et aria danari.
     
      [945] Item, fo balotà tre page al ducha di Urbin qual fono mandate; et scritto a Rimano a Zorzi Franco secretario nostro vadi a Urbin a levar quelli 100 homeni d'arme, et menarli a marina per passar in brexana, et fo scritto a esso ducha et solecitato.