Di Caodistria, dil podestà et capitano, di 22. Avisa haver dal castelam di Castelnuovo, et da Dionixe Nicoloxi castelam a Fiume: come turchi sono propinqui, et vieneno a furia per corer in Fiume; et quelli castelli di Frangipani non trano bombarde come promesseno di far; et il conte Bernardin è zorni tre non si sa dove sia; et ditti turchi non fa danno a' Hungari, paga quello tol, cavalcha di note, sono assai, et par todeschi siano con lhoro.
     
      Et ozi fo spazà le monitiom per Caodistria, [954] et per Gradischa 100 curaze et 100 celadine, et orzi stera 500. Item, fo terminà expedir sier Agustim Malipiero capitano di le fuste, qual con la sua galia et do fuste vadi doman in golfo de Trieste fino in Caodistria, per conforto di quelli et aiuto.
     
      Item, a bocha fo aricordà saria buono mandar sier Zuam Paulo Gradenigo, qual era la porta di collegio, a Padoa, et debbi levar et solicitar el signor Carlo Orsini, dia esser lì et altre zente deputate e le conduca in campo in Friul; et fo scritto a Padoa li desse 25 ducati per spexe, e a hora si partì.
     
      Da Vegia, di sier Piero Malipiero conte, di 21. Manda avisi abuti dil castelan di Castel Muschio di l'adunamento di turchi quali dieno corer in Friul; e il conte Bernardin più non fa trar bombarde et è tre zorni non si sa dove sia, et che turchi sono 8000.
     
      Da Sibinico, di sier Vetor Bragadin conte, di 19. Come turchi, cavali 400 e pedoni 100, erano corsi a Garbazo villa su quel teritorio dove si erano reduti alcuni villani, quali si difeseno, et prese turchi solum 4 anime una di le qual era fuzita di qua, et animali 200 pur sono lì intorno; lui conte conforta quelli citadini, nil minus hanno poche monition, et si non era la galia di sier Valerio Marzello, si trovò esser lì, stevano mal; et quella comunità manda a la Signoria un altro suo orator nominato sier Gregorio de Nicolinis nobele, et ne era etiam sier Leopoldo de Garsanis: prega la Signoria debino expedir presto e remandarli in driedo.