Da Zara, di sier Bernardin Loredam e sier Nicolò Dolfin syndici, di 20, Avisano di questa incursiom fata su quel di Sibinico, et par nostri prendesse 9 turchi. Et manda una lettera di sier Marin Moro conte di Spalato, li mandoe una lettera di la cugnada dil conte Xarco vayvoda, scritta in schiavo, li scrive da uno suo castello, perché el vayvoda non è lì, come turchi si aduna più del consueto, voleno corer non sa dove.
     
      Da Zara, di rectori, di 20. Di l'adunar di zente di Scander sotto Bistriza, et fa fabrichar uno castello qual alias fo brusato, chiamato Tresam, et adunava le zente sotto Bistriza. Item, hanno dal vicebano di Tenina, qual mostra esser amico nostro, scriver haver auto ordine da Scander bassà di danizar quelli hanno corso su quel di Traù e Sibinico per esser stà contra suo hordine, et sono stà parte morlachi. Item, essi rectori dimandano danari per li fanti.
     
      Da Brexa, di sier Zuam Francesco Pasqualigo capitano, data a Gedi a dì 20. Come era stato in coloquio con il conte di Pitiano, qual li ha ditto Marco da Martinengo si acorda con il ducha di [955] Milan, et era stato da esso conte a consejarsi, li dà 100 homeni d'arme et 1000 ducati di provisione a l'anno e tanxa per 40 cavali, et una dona per moglie qual li piace, lo à disconsegliato, non si partì etc. Item, una lettera di Martin da Lodi, qual era di la compagnia colonescha et fu separato, à cavali 60, scrive in materia di le page, etc.
     
      Da Verona, di rectori, di 22. Come si trazeva biave per nostri zenthilomeni dil teritorio veronese, et quelle si portava in terra todescha, quali hanno lettere di cai di X di poterlo far; pertanto la Signoria provedi.