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      Item, dice haver scritto a l'armada di Provenza, al capitano, che il prior di Alvernia suo capelan vengi in ajuto di la Signoria nostra andando turchi a Rhodi, et che poi compido l'acquisto di Milan, sarà con la Signoria soa majestà contro turchi, offerisse tutto a la Signoria, et aquistar etc. Et in fine dice non si mancha etc. Et poi essi oratori lexe publice quello li scriveva il roy in questa conformità, et che lhoro scrive rispondendo capitolo per capitolo, e li avisa lo acordo fato per monsignor di Lignì con l'archiducha, et il juramento [960] jurato. Item, digi a la Signoria fazi levar el nostro orator di Milan et dagi ajuto a l'impresa; et de li 800 sguizari vol mandar il re di romani a Milan per la via di Trento, che non li sia dà il passo. Item, li ordina a esso monsignor di Beumonte debi andar in campo nostro. Et poi per Gasparo, ita consulente in collegio, li fo fato lezer il tutto di le lettere di Roma, et li fo ditto scrivessemo al cardinal San Dionise soliciti il papa a scomunicar el signor Lodovico, e lhoro risposeno el papa lo dia far per haver fato contra la cristianità, et consultato di haver sguizari, e poi pregono il principe levasse il nostro orator di Milan. In questo mezo le lettere di Franza di l'orator si trazeva di zifra.
     
      Da Brexa. Zercha le gente d'arme. Et per un'altra, come el capitano non era andato a Gedi, perché il conte dovea venir ozi lì.
     
      Da Verona di rectori. In materia di expedition di zente d'arme.
     
      Da Riva, di sier Hironimo Baffo provedador.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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