Da Ruigo, di sier Marin Zustignan, podestà et capitano. Come domino Antonio di Pii condutier nostro, alozato sul Polesene, qual era a Moncelese, stava mal et zavariava, unde, li fo scritto a esso podestà lo andasse a visitar, oferendosi per nome di la Signoria nostra.
     
      Da Udene, dil luogotenente, di 25. Come havia mandà exploratori quali non erano tornati; et esser zonto Zuam Griego, qual va a Gradischa. Item, à mandà li cavalli feudatarij, et il quarto di le cernite, acciò venendo turchi sia in hordine.
     
      Di Gradischa, di sier Andrea Zanchani, provedador zeneral, di 23. Come era tornà uno explorator stato a Modrusa, et li portò una lettera di quel vescovo, è di nation di Liesna sufraganeo: avisa turchi esser 18 milia, reduti a Ostroviza, stano lì, et non sono venuti ancora in Corbavia, dicono voler, etc.
     
      Di Caodistria, di sier Alvixe da Mula, podestà et capitano, di 24 et 25. Come à aviso dal capitano di Raspo non esser da fidarsi dil conte Bernardin di Frangipani, qual fè trar prima bombarde per meter in teror, sichè turchi non vieneno. Item, lauda il podestà di Muja, licet sia amalato, tamen in execution manderà uno citadin lì. Item, havia fato la descrition de li homeni di la terra: sono da fati numero 1000, et ha fato 24 capi acciò bisognando potesseno far fati, et havia sovenuto i lochi vicini de munition, e provedeva al tutto.
     
      Da Raspo, di sier Daniel da Canal, di 23 a la [972] Signoria. Dil tenor soprascrito. Come turchi non sono mossi. Et mandoe lettere a lui drizate dil sufraganeo episcopo di Modrusa.