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      Signori acciò sapiate come la majestà del re con altri baroni de Ungaria et con il suo fratello signor ducha Alberto à eserciti, et per tutto aparechiato che solamente aspectano aldir nove vere dove et in qual parte il Turcho se haverà a voltar con la sua posanza, et cussì andarà la majestà del re con tutto el suo poder contra de lui. Pertanto vi prego, come signori et fratelli, che mi fate sapere con veritade tutto questo, acciò sapi et intenda darne notitia a la majestà del re et altri signori, acciò intendino qual via debino tegnir, perché nui sapemo che a vui vien vere novele, et che intendete tutto quello se fa, et là dove vol andar il Turcho. Et questo notifico etiam a la vostra magnificentia, cussì haver inteso che li ambasadori i quali havevi mandati al re sono stà presi; siffata nova è apresso de nui, perhò scrivetime la verità, acciò intenda. Et quello ve dirà Radoslavo Murlaco et Zuane credeteli che le parole sono nostre, perché li ha presi Scander bassà et a lì mena con sì; et vi prego come signori che questi homeni non habiate a ritardar tropo, ma darli presta expeditione. Scripta a Jayza el dì del Santo Helia, sabado, zoè a dì 22 lujo. Venuta in hore 48, ch'è grandissimo camino da Jayza a Spalato.
      Subscriptio: Ferenam Berisalich ban de Bossina signor de Posava.
      A tergo. Al potente et in tutto honorando et degno di laudabil honor, degno signor conte di Spalato, et altri signori spalatini, come a fradeli et amici nostri. In schiavo.
     
     
      [1499 08 03]A dì tre avosto. In collegio.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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