Item, esser venuto uno secretario, stato nel campo di francesi, dice in dito campo, è zà di qua da monti, esser 50 baroni dil re, et che a la Bacia di [1008] Ceredo el ducha à mandato a tuor ducati 200 a li monaci, et al fator dil cardinal ducati 1000, e li ha mandà tre contestabeli, Jacomo Albanese, Zuam da Liosa et Marzocho, quali hanno fato fanti ivi, e si sono partiti e andati verso Milan. Item, esser arivati cavali 300 dil conte di Cajazo in Cremonese, et esser venuto uno homo, dice haver auto hordine da uno parente homo d'arme sta con ditto conte, che si lievi de lì, perché esso conte vol corer sul Cremasco zonte sia le sue zente. Item, per un'altra lettera avisa esser lì a Crema boche 24 di artilarie e assà ballote de passavolanti, e haver fato restar lì uno Bernardina da Casal, fa salnitrii. Et per l'altra di primo: esser ritornato uno suo explorator, dice el conte di Cajazo esser stà la matina a Sonzino con domino Marco da Martinengo, vano a custodia di Cremona, et il Martinengo fa 100 homini d'arme, e il ducha mete 20 cavali per forteza, ne han pochi, et che 'l conte di Cajazo in mancho di 50 hore havia parlà col marchexe di Mantoa, non sa dove, et aspeta a Sonzino do spie di Verona, per saper esso conte le zente di la Signoria. Item, che il cardinal Ascanio è zonto a Zenoa con tutto l'aver, e adì 3 intrerà in Milan, e il ducha ozi va in Alexandria a soraveder e atende a scuoder danari, vol novo subsidio da li populi da Cremona, vol oltra i altri, ducati 50 milia, e à mandato a dir a li cardinali, à beneficii sul suo, vol l'intrada de un anno; siché 'l cardinal Recanati à a l'Abacia di Ceredo, qual è meza sul Cremasco, la soa intrada e li ha risposto li vol dar ducati 900, li à tolti perché solum ha ducati 1000 d'intrada su quel di esso ducha, et ha sul nostro ducati 3000, et esso podestà ha sequestrà le biave de ditta Abacia, et li danari che sono soto do chiave e ordinà non dagino biave via; et par el ducha meti 10 cavali per loco.