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      È da saper questa note morite sier Nicolò Liom procurator con fama di bon zentilhomo, et fo portà le chiave di la procuratia al principe, et fo ordinato di sonar le campane.
     
      Vene sier Hironimo Colla canzelier dil podestà di Roverè e referì il bisogno di quel loco, et saria buono haver li signori di Agresta con nui, e li fo comesso pratichi con lhoro, e scritto a Verona li mandi monition.
     
      Vene eri sera uno gripo, e il patron disse a bocha: esser col capitano zeneral a Modon nave 40 e le galie chi in qua e chi in là per star in exercitio: sora Cao Ducato esser alcune fuste de' turchi, adeo si ha slargato in mar et è venuto seguro con le lettere.
     
      Da Modon, dil capitano zeneral da mar, date in galia a dì 12 et 13. In la prima, come erano zonte lì 4 nave di Candia armate a la Cania, capo uno Labriano Monovaxochi, qual è venuto a servir la Signoria con la sua nave di bando e oltra li homeni deputati hanno 200 homeni banditi suso, e mandoe la lettera, a sier Hironimo Boldù consejer di Candia, data a la Cania, li scrive zercha l'armar di tal nave, et esso capitano aricorda biscoto perché quello è tristo e galioti butano via, adeo se ne vede in mar atorno a le galie assà biscoto, et su l'armata ne son molti amalati per questo. Et leto ditta lettera fo parlato de' biscoti, et io aricordai el mercado di Trani che mai non l'haveano voluto aceptar, et sier Jacomo da Canal provedador a le biave disse voleva mandar 7 miera de biscoto con la barza Mora, la qual ancora non era expedida, e l'armada vol miera 12 al mexe.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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