Pagina (374/1091)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le altre nostre lettere di orator è in zifra.
     
      Da Liom, di l'orator, di 19, in zifra. Come havia inteso, per lettere di misier Zuam Jacomo, la nova dil retenir le lettere dil roy a Milan, et quelle esser stà aperte, ma non quelle di la Signoria nostra, unde fu dal re, qual si vestiva, et intrò in camera et li disse [1016] tal cossa, et li comunichò le nove li fo scritte, exortando sua majestà a l'impresa, et il re disse "Voglio vegnir, andate, sarano le zente ad ogni modo". Item, dittoli dil messo dil marchexe di Mantoa vol esser con lui, con Milan non trata. Item, el re havia fatto esso orator nostro dil suo consejo secreto. Item, li disse di alcune lettere prese da' sguizari, et mandate a soa majestà: che Piero di Bonomo orator cesareo da Milan, di 24 zugno, scrivea al re di romani et a uno suo fratello era cortesan dil preditto re, conclusive dimanda ajuto per il ducha, disse à pochi danari et non potrà resister contra francesi, et che esso ducha havia da a soa majestà vituarie, danari, ceste et mulli, è vergogna a dimandar, et bisogna esso re a hora ajuti il ducha, et che li mandava fiorini 16 milia; disse francesi vol venir a tuor quel stato, et su questo si extende molto. Et ditte lettere erano in zifra, le qual esso orator con il suo secretario le trete di zifra, ita che si lexeno. Item, el cardinal Roan li à parlato in molte materie, et disse haver ditto a' fiorentini si risolvano, aliter che il roy li havia ditto li vol far piar tutti sono nel regno, et questo perché li oratori andavano a la longa.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





Liom Zuam Jacomo Milan Signoria Mantoa Milan Piero Bonomo Milan Roan