Et intisi esser stà retenuto per li rectori di Brexa, di consentimento di esso conte, uno chiamato el milanese, capo di cavali lizieri, primo homo l'habi apresso di lui: quello sarà scriverò.
In questa matina fo balotà, il resto di danari per compir di armar la barza Mora, et intrò li cai di X poi dentro.
Da poi disnar, fo consejo di X con zonta dil collegio.
Et è da saper, si continuava redursi il collegio a la corda per quel prete, retenuto, diceva messa a l'orator di Milan, tamen nulla fu.
Vene in questo zorno un gripo con lettere di Soria e di Alexandria.
In questo zorno morite a San Vilio in Tririxana domino Nicolò Franco episcopo di Treviso con fama di optimo vescovo.
[1499 08 09]A dì 9 avosto. In collegio. Vene lo episcopo di Rossi sopranominato, esponendo eri esser morto el vescovo di Treviso, el qual deva ducati 500 de pension a l'anno al cardinal San Piero in Vincula, et questo fo la guera have a Roma che lui non l'ebe qual per pregadi li fo dato, et che havia l'abatia di San [1036] Grisogono a Zara, la qual per le incursion di turchi è ruinata e non ha intrada, siché li resta solum el vescoado di Cividal di Belun qual à ducati ... d'intrada, pregando la Signoria vogli, atento li meriti del padre et avo et la promessa li fu fata, meter la parte in pregadi di scriver a Roma che l'habi ditto episcopà; et per el consejo fu laudato, et ditto si meteria la parte in pregadi.
Dil cardinal di Medici, fo leto una lettera de ozi scrive al principe. Come era qui incognito, e prima partisse voria vegnir a parlar a la Signoria nostra et al principe.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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