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      Da Feltre, di sier Marchio Barbaro, podestà et capitano, a dì 9. Como a dì 7 el capitano di Trento fo a Jvam, et lesse una lettera dil suo re, comandava a tutti chi pol portar arme che per li 11 siano [1053] a far la mostra, zoè la domenega seguente, perché vol cernir et mandar in campo, et sguizari è ingrossati.
     
      In questo pregadi, poi leto le lettere, fu fato lezer per Marco Rizo secretario la bolla dil papa conciede le altre do decime per do anni, a do a l'anno a la Signoria, de' preti, per le cosse dil Turcho, fazendo lui do executori etc. exeptuando li cardinali, la qual bolla era molto longa, et la fevano lezer acciò nui savi ai ordeni che haveano chiamato el pregadi non ponessemo la nostra parte, tamen al consejo vene in fastidio, et non compite di lezerla.
     
      Fu messo, per li consejeri, cai di XL, savii dil consejo, savii a terra ferma et savii ai ordeni, mandar doman per domino Nicolò Dolze episcopo de Limisso, atento quel di Treviso era morto, et poner hordine a la exatiom di ditte do decime de' preti have solum di no.
     
      Fu messo per nui savii ai ordeni: che de tutti i danari di la Signoria nostra sia tolto per compir di armar la galia Salamona, zoè ducati 2420 per esser zà li homeni preparati, et ditta galia sia armata, et expedita come fu preso, atento questa mattina balotati i danari in collegio non fu preso; et sier Polo Barbo consejer et alcuni altri savii dannavano, tamen non volseno contradir, cognoscendo el consejo sentiva la nostra opinion; have 25 di no, 130 di la parte, et fu presa.


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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1091

   





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