Item, fo expedito lettere ai rectori di Verona, che l'opinion di la Signoria nostra è che al subsidio la terra solum contribuissa e non il teritorio; et Gasparo da la Vedoa, dittò questa lettera in bona forma.
Da Pyram, di sier Bernardin da cha di Tajapiera podestà. Dimanda monition, et poter trar formenti de qui per lhoro; li fo concesso.
Da Rimano, di Zorzi Franco secretario nostro, di 9. Come quelli soldati aspeta la resolution nostra, e si meteno in hordine. Et che era fuzito di rocha quel Borso fu favorito dil signor; si crede il signor sia stato conscio, perché zà fo pagato dil credito, et la madona par volea far ussir uno.
Di Urbim, dil signor ducha Guido Ubaldo. Come la Signoria nostra potea veder il suo bon voler, tutto ha expedito, et si oferisse.
Di Vicenza, di rectori. In materia di danari del subsidio, etc.
Et partito el principe, rimasti li savii a consultar, vene sier Piero Grimani di sier Antonio procurator, dicendo Focher et quattro altri principali mercadanti in fontego todeschi dubitano, etc., per le cosse vano atorno, unde voriano la Signoria li fesse un salvoconduto.
Da poi disnar. In collegio li savii e li consejeri deteno audientia.
Vene uno messo con una lettera dil re di Hungaria latine, scritta a dì 8 mazo, abuda in sua racomandation dil portador, qual vol certi privilegii e scritture da Sibinico per caxom di alcune possession [1068] ha de lì, et la mansion di ditta lettera era Illustrissimo et serenissimo domino Augustino Barbadico duci Venetiarum amico nostro carissimo.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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