Da Crema, di sier Hironimo Liom el cavalier podestà et capitano, di 9 et di 10. Come havia mandato uno a Cassam, quella mattina tornato dice il ducha haver fato uno terzo dil ponte su Adda vicino a la rocha, et il ducha à mandato certi homeni d'arme ma pochi a Rivolta Secha et a Caravazo; et avisa di uno homo d'arme passò per Sonzim, dove dice era su la porta di una ostaria domino Marco da Martinengo, qual lo mandò al comissario et pur fu lassato, etiam à retenuto uno cavalaro di Crema; siché de caetero a li corieri farà far la via de Romam. Item, a Lodi sicurava le fosse, et Ascanio è partito per Milano. E per un'altra lettera di 10: come Bortolo da Fermo contestabele de lì voria danari per la sua paga di fanti. Per un'altra lettera di certi banditi de Milano, è lì a Crema, quali pratichano con cittadini non sa che far, aspetta hordine da la Signoria nostra. E per un'altra lettera come la rocha à pochi compagni per esser sgrandita di novo; li fo scritto ne metti degli altri.
     
      Da Brexa, di rectori, di 11. Scrivono quello scrive sier Marchio Trivixam, sarà notà di soto. Et mandoe una lettera dil suo homo mandato a far 1000 sguizari, qual scrive esser zonto in loco securo, et che la paxe de' sguizari col re di romani non siegue, et che poteva haver sguizari, ma consejà non [1072] si togli, perché è mejo stagino là et fano il fato di la Signoria nostra; et fo laudato dal collegio tal opinion et scritto a Brexa non li fazi.
     
      Dil capitano solo, di 10. Come misier Hieronimo di Provai era stato da lui, et li mostrò una lettera di misier Scipiom di Provai, li scrive di uno suo loco: avisa a Rebecho el conte di Cajazo haver ordinato asuni biave et biave, et il loco si ruinava, imo si facea stechadi, nì etiam Bordelan spianerà, et quello fornisse di artilarie.