Summa in tutto N. 26, bato una, resta N. 25.
     
     
      [1499 08 15]A dì 15 avosto. Fo il zorno di nostra Dona. El principe fo a messa in chiesia di San Marco, con l'orator di Franza, Napoli, Fiorenza et Ferrara et la Signoria, et poi si redusse in collegio.
     
      Da Gradisca, più lettere di sier Andrea Zanchani, provedador zeneral, di 13. Manda le mostre di le zente; et al signor Carlo Orsini manchava assai cavalli come in la mostra fata si pol veder.
     
      Item, manda la depositiom di do exploradori homeni di Bernardim da Nona, partì a dì ultimo. Referiscono in Bossina era turchi 12 milia, et [1082] doveano vegnir a corer lì in Friul con Scander bassà, et erano stati a Gradaz, et 900 turchi sotto Bistriza et 300 doveano corer a Sibinico, 300 a Zara et 300 a Corvina. Item, mandoe una lettera di uno episcopo, scrivea a ditto Bernardin da Nona, di tal cosse turchesche. Item, mandò la deposition di quel Jacomo Lepori scritta di sopra. Item, che Zuam Griego era amalato di febre, et ditoli la Signoria vol vadi in bresana, stagando mejo doman si leverà et verà via. Or il collegio inteso dil signor Carlo Orsini tutti si tene esser mal serviti da lui, et fo chiamato il suo messo domino Anzolo Tancredi et ditoli questo. Item, il provedador scrisse havia mandà il stratioto retenuto a Udene.
     
      Da Ferrara, dil vice domino, di 14. Come zà tre dì vene lì nova fiorentini haver auto tre porte di Pisa, ma al presente il vero è che haveano auto una porta, chiamata stè in paxe, con aspra ucision de molti. Item, l'orator luchese vene lì, fo per dimandar socorso dal signor, dubitano de' fiorentini; et il signor manda a Lucha uno orator, misier Armano da Vezan, et l'orator luchese è andato a Bologna da misier Zuane Bentivoy per questo instesso, et tornerà poi lì a Ferrara.