Per l'altra di 11: come in quella matina fo dal papa, qual volse andasse avanti in mezo dil cardinal Siena et San Zorzi, da camera fino in capella, et il papa li dimandò si havea auto risposta di Napoli: rispose l'orator di no, scusando il re era a Ischia; poi compito la messa il papa li disse in la lettera de Milan è tre cosse come si responderà: la prima la Signoria à roto la confederation, secundo promesse di conservarla e ha roto la fede, terzio per la libidine di dominar stato à fato liga con Franza; et esso orator rispose a tutto: prima la Signoria non haver roto ma esso ducha sì quando fè la paxe con re Carlo di Franza, secondo la liga fo contra re Carlo e promise mantenirlo come governador e non poi si fece ducha; et il papa disse bene: saperemo risponder a chi ne dirà nulla. Item, el cardinal Borgia partirà a dì 19, va per Fiorenza, Bologna e Mantoa per non andar per Ferrara: ha cinque principali con si l'arziepiscopo di Ragusi, l'arziepiscopo di Rossano misier Angelo da Tioli, misier Piero de Acoltis auditor di Rota et il Brevio episcopo di Ceneda ch'è primo apresso lui, con cavali 130. Item, de li provisionati ha a Spoleto esser fuziti molti per li danari, sarà con domino Jacomo da Santa Croce. Item, la principessa de' Squilazi partì de lì per andar a Napoli licentiata dal papa, et il principe e madama Lugrezia per Spoleto acompagnà da molti prelati et zente d'arme dil papa.
È da saper, da poi consejo li consejeri con li cai di X si redusse in collegio da li savii, e mandati fuora tutti lexeno alcune lettere dove non se intese, tamen el doxe non vene.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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