Di sier Polo Trivixam el cavalier, et sier Zuam Francesco Pasqualigo dotor et cavalier rectori di Brexa, di 16. Come erano stati nel sopradicto [1095] consulto, atendeno a recuperar biave, et non si vende senza lhoro licentia. Et mandoe una deposition di uno era stato a Cremona, abuta dal castelam di Pontevicho chiamato Jacomo da Pontevicho, et disse in Cremona il ducha poneva più taje che mai a li citadini, et manda fanti a star in le caxe a quelli non voleno pagar; et a Sant'Agustin mandò 50 fanti et li frati li fono contra, et feriteno do, amazono uno di ditti fanti; et il conte di Cajazo fè prender el prior et uno frate, et messeno in la rocha; speta risposta di Milan quello habi a far di lhoro, et à messo lì nel monistier 150 fanti, et vol da la comunità ducati 25 milia, et tutti maledice il ducha. Et che 4 di Cremona li disse: che fa la Signoria? venga via non stagi a indusiar, et tal parole perché tutti sono desperadi. In conclusion disse, andando il nostro campo lì, non si haria fatica ad averla.
Et di questa cossa el principe volse li cai dil consejo di X desse sacramento a tutti di collegio, et comandoe stretissima credenza, et io dissi publice non si poteva andar, perché quelli di pregadi proprii vol saper da quelli di collegio quello è di novo. Et è da saper tutta la terra era in moto perché non era lettere da mar, siché desideravano saper di novo, dimandando.
Da Pontevico, di Zuam da Feltre contestabele, al capitano di Brexa. Come erano venuti a Rebecho certi balestrieri di Forlì, et si aspectava 10 squadre dil re di Napoli, et domino Hanibal Bentivoy.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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