Di Asola di Piero Brazadelo. Come el marchexe di Mantoa feva mostra di zente. Et che li homini d'arme sono subditi dil ducha di Milan haveano ditto, hessendo il marchexe con la Signoria, veriano di qua.
     
      Vene l'orator di Napoli, et disse haver dal signor re suo: che don Alfonxo zenero dil papa, inteso li portamenti dil papa, et l'armata francese venir in reame, dubitando, si partì di Roma senza saputa dil papa et di sua moglie madama Lugrezia, et era ito a Gienazano, disse vol esser bon fiol a la majestà dil re; siché comunichava questa con la Signoria. Poi disse il re fa quello che 'l po; et dimandò certe lettere di justicia in recomandation di alcuni, a li governadori nostri di le terre, si tien in Puja; et cussì fono fate, et ringratiato della comunichation, etc.
     
      Di Bergamo, di rettori do lettere, di 15. Per la prima hanno auto aviso il re di Franza veniva zoso con assai zente. Item, mandono una lettera abuta di uno vicario, qual li avisa inter caetera che a Zenoa era stà fatto comandamento a tutti i navilii armati [1096] et di merchantia venisseno, non si dovesseno partir di porto, et era stà armate 4 nave grosse. Item, fanno 3000 balestrieri in ajuto dil ducha di Milan, capitano el Gobo, el qual è andato in Corsicha a menarge molti balestrieri. Item, francesi esser a quelli confini, et assai numero di qua da' monti con molte artilarie, et non li esser reussita una praticha haveano in Alexandria. Per l'altra lettera avisano: come quelli di Santa Maria de' Servi, sora Adda ne la val di San Martin, li haveano mandato a dir erano minazati da li ducheschi a lhoro vicini di ruinar el ditto monasterio.