Poi li disse aspetava don Alfonso lì a Napoli, et li baroni bona parte erano zonti, zoè el principe di Bisignano, el ducha di Melfi etc. Per l'altra di 11: come era zonto nova lì che domino Zuam Batista Carazolo è stato fato capitano di le fantarie nostre, tutti laudava dicendo è homo degno. Item, uno Vincenzo di Mele zentilhomo neapolitano cognato di Zuam Paulo Manfrom era stato da lui, dicendo voria venir a stipendio di la Signoria, qual à cavali 400, etc. Item, a dì 10 zonse uno secretario dil cardinal Ascanio, crede sia venuto per solicitar il mandar de' Colonesi in Lombardia in aiuto dil ducha suo fratello, et esser venuti lì tutti li baroni exepto il conte di Populi, qual era restato di venir per la contagione di morbo è nel suo paexe.
Da Rimano, di Zorzi Franco secretario, di 15. Come quelo signor era satisfato per haver auto li [1101] 28 balestrieri, vol cavalchar subito, aspeta li danari zonzano. Et etiam il signor Pandolfo medemo scrisse a la Signoria in conformità, è preparato, cavalcherà statim.
Da Ravena, di sier Alvixe Venier podestà et capitano, di 16. Come venendo li fanti da Roma quali sono 1200, licet l'orator ne fece solum 1070 unde lui non ha danari da darli le page a suplimento. Item, Ramazoto havia fato la sua compagnia bella et ben in hordine.
Da Feltre, di sier Mathio Barbaro podestà et capitano, di 17. Haver, per via de uno venuto da Meram: come sguizari col re de' romani haveano fato pace; tamen poi vene uno altro qual disse fo ben ditto di tal pace ma che le terre franche non vol la pace, et voleano destruzer sguizari: à mandato uno suo a Meram a saper.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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