In questa matina fo consultato in collegio di mandar uno in Hungaria. Item, bisognava mandar la paga in campo qual voleva ducati 30 milia, etiam [1104] danari a Gradischa a le zente. Item, fo scritto a Ruigo che in luogo di Constantin di Cypro castelan a Castelvielmo dovesse meter uno altro fino si farà, et zà era stà fato, la cria chi volea esser si scrivesse. Da poi disnar, fo pregadi, vene il principe e queste lettere:
Da Crema, dil podestà et capitano, di 17, hore 24. Come era zonto il terzo suo explorator, mandò in Aste sotto specie di recuperar la facultà di uno suo fradello morto, fo lassato passar, et a dì 12 zonse a hore 22 in Aste e trovò su la porta armato misier Zuam Jacomo qual feva passar le zente et tutte l'ha viste bellissime zente, le qual alozono lì intorno, et che per esser da Crema fu lassato intrar in Aste; poi partì per Turin e trovò il nostro secretario, qual abuto il contrasegno disse haver dal ducha di Savoia el re non esser per venir questa invernata di qua da' monti, et esser lanze 1200 in 3000 di qua da' monti, manchava venir el signor Constantin et 300 zentilhomeni, 200 di la guarda dil re et 100 di la raina, quali tutta via vieneno di qua da' monti. Item, il re ha mandato a dir al referendario, è lì a Turin, vol le 200 lanze dil ducha, li manderà i danari; et misier Zuam Jacomo ha mandato a la Signoria uno suo secretario, Placidio, et esso signor havia ricevuto l'hordine di la Signoria di andar in campo de' franzesi, non ha danari non sa come far.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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