Ave lettere dil conte di Cataro. Tamen à tolto per contrabando. Et parlato di tal materia fo terminato scriver al provedador di Cataro non fazi più queste lettere per esser contra le leze.
     
      Di sier Marco Paradiso provedador sora la Brenta, data a Piove di Sacho, a dì 20. Come in execution di le lettere scrittoli, havia scritto per li territorii non mandino più homeni per la Brenta, atento altre guerre, et cussì altro non faria.
     
      Et hessendo li cai di X in collegio, mandono tutti fuora, et intrò uno dentro, o fra Hironimo o Antonio di Ruberti, con lettere dil marchexe di Mantoa di fede. Poi fomo chiamati.
     
      Vene l'orator ispano domino Gualtier, vien dil re di romani, et fu acompagnato con sier Francesco Foscari el cavalier, sier Zuam Badoer doctor e sier Antonio Zustignam et doctor, et il principe li andò un poco contra e li fè bona ciera. Disse esso orator era stato 4 apresso il re di romani, tornava a Zenoa, poi in Spagna e che sguizari voriano pace col re et il re non vol, et era venuto a visitar la Signoria.
     
      Vene uno episcopo chiamato domino Vido che era sufraganeo dil vescovo di Modrusa, fiol dil conte Bernardin di Frangipane, et uno Paulo Castelan come oratori dil preditto conte, con lettere di credenza date a dì 16 avosto, et disse in scriptura quello voleano. Prima si scrivi a Roma a l'orator in recomandation di lo episcopato di Modrusa, qual zà era stà scritto, perhò che 'l papa l'ha dato a uno di Traù, e disse mai quello l'averà nisi con occisiom. Item, abuto esso conte Bernardin libertà dal re di Hungaria, col qual ha messo suo fiol primogenito, di aconzarsi con chi el vuol, per tanto voria la Signoria li desse 1000 cavali lizieri, et havendo altri 5000 cavali di la Dalmatia li bastava l'animo di obstar a turchi.