Item, presentò una suplication di alcuni banditi di Cherso a tempo di sier Pasqual Malipiero conte, quali voleno venir a servir la Signoria in armada. Fo tolta, et risposto se vedariano.
Vene uno chiamato Demitri et presentò una lettera di Joanne di Pastori capitano di Medea di 8 avosto fata apresso Zagabria drizata a sier Filippo Trum procurator, acciò non fusse presa scrivendo a la Signoria. Avisa haver parlato al suo ducha Corvino, qual ha ben animo verso la Signoria nostra, voria 4000 cavali et 2000 fanti, li basta l'animo tenir la Dalmatia e il Friul securo da' turchi.
Vene in collegio uno incognito, mandati tutti fuora restò, non era li cai di X, fu divulgato era zenoese, cosse praticate nel consejo di X. Et poi ritornati in collegio nui altri, l'orator franzese mandò a dir a la Signoria esser venuto in questa terra uno messo di Zenoa per stafeta non sa ad quid. Nulla fo risposo.
Et atento ditto orator steva a cha Dandolo si volea mudar di caxa, et fo tolta per le raxon vechie la caxa fo di sier Zacaria Barbaro el cavalier a San Stefano per ducati 120 a l'anno, unde in questa matina fono balotati di darli a sier Alvixe Barbaro li ditti ducati 120; et intisi quella dove steva l'orator di Milan a Santa Maria Zubenigo di sier Polo Contarini è creditor per fitto ducati 600.
Vene 4 oratori della comunità di Padoa, videlicet domino Antonio Francesco di Doctori, doctor, domino ... da Relogio, domino Francesco da Ligname doctor, domino Bertuzi Bagarolo, doctor et domino Antonio Francesco parlò e dolendosi esser astreta la terra solum al subsidio e non il teritorio et che erano poveri, etc.
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I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
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