Et a dì 26 doveano partirsi per andar in la Morea ove era prima aviato. Et che in quel medemo zorno lui corier si partì dal Vardari.
     
      Deposition di sier Nicolò Aurami corfuato, a dì 4 avosto, al provedador di Corphù. Come era stato a la Janina, ha parlato a Nicolò Sofiano prothoiero di Fait bassà, li ha ditto: dì al rezimento el voler dil Signor turcho e venir a l'impresa di Corphù per terra e per mar, el Signor era a Samocovo propinquo a Philipopoli, et have aviso, di Acumach bei capitano di l'armata, come a dì 17 sora l'isola di Negroponte era roto velle 20 di le soe per fortuna. Item, il Signor si mosse e vene al Vardari e fè consejo con li bassà e flambulari, quali concluseno non esser più tempo di andar a Corphù ma andar a Nepanto, et cussì scrisse al suo capitano passasse senza dir nulla a la nostra armata, over investirla over tornar in Streto. Item, a dì 26 el bilarbei si levò per Nepanto, [1128] et il Signor el zorno drio dovea seguirlo, et che el flambularo de la Tricala aspetava el Signor con presenti. Item, dice l'armata sua esser galie 84, nave 29, el resto velle 280, tra le qual 184 dil Signor, el resto di merchadanti armate per lui, ma mal in hordine, et i homeni infermi e morti assai e molti fuziti. Item, Fait bassà volea la distruction di dita armada, acciò il Signor non sia cussì potente, e diceva havia tolto impresa contro il voler e senza saputa lhoro. Item, come a Neocastro era stà impalato uno corier di Nepanto, etiam uno altro havia lettere di misier Andrea Griti, et il Signor ha scritto a Constantinopoli sia retenuto e tratato perhò honoratamente.