Item, a Venosa esser persone 400 solum, licet si dica el re vol tenir 4000 todeschi a queli confini, dubitando dei agnelini.
Vene lettere di le poste, lezendo queste, et una di Placidio scrive esser zonto a dì 22 a Brexa et vien in questa terra, stato in Franza, et mandava avanti le lettere di l'orator nostro.
Da Ponte Oio, di provedadori generali, di 22. [1131] Come in quella matina a hore 16 si partino da Brexa e sono venuti lì a Ponte Oio, dove era il conte governador nostro, vene il conte Bernardi, il signor Bortolo d'Alviano, el conte Alvixe Avogaro et quelli di l'Anguilara e il resto zonzerano, et che il capitano di le fantarie venendo have una calzo in la gamba ma non haveva mal di pericolo; et esser ivi in campo 2000 provisionati farano la mostra ma voleno li danari per darli le page zoè meza paga a ditti fanti. Item, domino Thadeo da la Motella dimandò licentia di andar a parlar al marchexe di Mantoa; lhoro provedadori non la deteno né la devedò, el qual andoe e ha riportà dil bon voler di esso marchexe verso la Signoria, etc. Item, vene uno scalco dil cardinal Ascanio con lettere di credenza, voleva venir in questa terra, non l'haveano voluto lassar passar, et havealo licentiato e cussì ritornò.
Dil conte di Pitiano, di 22. Per una lettera ringratia la Signoria dil beneficio dato ad Aldobrandino suo fiol; per l'altra aricorda Polonio di Boni esser trato di bando, etc.
Da Brexa, di rectori, di 22. Zercha le artilarie mandavano in campo. Item, l'orator franzese voria il cavalo di Lazarin da Rimano, qual vol ducati 300, dice esser schiavo di la Signoria esso orator, et sarà servidor quando sarà in Franza, etc.
| |
I Diarii
Tomo II - seconda parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1091 |
|
|
Venosa Placidio Brexa Franza Ponte Oio Brexa Ponte Oio Bernardi Bortolo Alviano Alvixe Avogaro Anguilara Thadeo Motella Mantoa Signoria Ascanio Pitiano Signoria Aldobrandino Polonio Boni Brexa Lazarin Rimano Signoria Franza
|